
Lo spazio non basta mai.
In qualsiasi posto io sia ho una spinta interna per andare oltre. Ho necessità di allargare anche i miei spazi mentali… Guardando, leggendo, cercando di capire, specialmente in passato ero sempre alla scoperta di altri mondi.
Il tempo l’ho un po’ ignorato, l’ho sempre sottovalutato.
Avevo la sensazione che il tempo fosse elastico e difficilmente ho un metro basato sulle certezze.
Ho cercato di non essere perseguitata dallo scorrere delle ore, quando mi è stato possibile ho ignorato di controllare l’ora: i miei polsi non hanno mai accettato la costrizione dell’orologio. Ammiro il concetto del tempo circolare che riscontro nel fascino dell’avvicendarsi delle stagioni.
Con il Cristianesimo e le altre religioni rivelate, il tempo ha acquistato da un movimento circolare una direzione verticale. Una linea che porta chissà dove. Purtroppo non va verso l’infinito che già sarebbe più attraente, si ferma ai paradisi se siamo buoni e fortunati.

