

Essenzialità delle foto nella mia vita.
Della mia infanzia ho poche foto ma queste sono state un riferimento.
Senza queste immagini penso che mi sarebbe mancata la certezza di essere vissuta.
Delle foto ricordo il prima e il dopo.
Ho avuto prestissimo una macchinetta, la Comet, a 11 anni e la realtà rimaneva imprigionata. Al liceo ne comprai una da un amico.
Ho usato una Zeiss acquistata da Pierangelo quando avevo 18 anni, utilizzata per 10 anni circa durante i miei viaggi, per un periodo la Olympus AZ-230 Superzoom. Dopodiché a lungo una Leica m3 di proprietà di Pierangelo, che è stata la mia preferita, godendo della sua messa a fuoco: purtroppo era un po’ lenta e un po’ pesante. Per anni ho usato una Minolta dallo scatto veloce. Da qualche anno uso con Pierangelo la Nikon D90 digitale.
Con il passare del tempo è diventato indispensabile il rapporto fotografico.
Un rapporto che in questi ultimi anni illumina i risvegli. Facciamo a gara con Pierangelo nello scoprire OGNI GIORNO nuove luci che mutano e valorizzano i soliti oggetti, i soliti angoli di questa casa.
Spesso ho la sensazione che queste stanze siano pozzi senza fondo. Si muove la superficie e si scopre di tutto. La maggior parte di oggetti e notizie hanno ancora valore. Poco è proprio da gettare ai rifiuti.
Purtroppo la polvere è una grande nemica.
Ho una scatola con parte di un lavoro del 2004. Il progetto era:

che riguardava la raccolta di tre tipi di polvere delle tre case (di città, al mare, in montagna). Ho dovuto chiudere la scatola e non ho più coraggio di aprirla, l’allergia sempre più irritante mi consiglia di dedicarmi ad altro.

